Dr. Marcello Orazio Florita Psicologo Clinico e Psicoterapeuta Milano
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Psicoanalista

"Io sono tutto ciò che vedo, sono un campo intersoggettivo, non malgrado il mio corpo e la mia situazione storica, ma viceversa essendo questo corpo, questa situazione e tutto il resto attraverso di essi." (Merleau-Ponty).

Sono uno Psicoanalista ad indirizzo relazionale, specializzato in Psicoanalisi della Relazione, socio della Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione (SIPRe), docente, presso la medesima scuola di specialità, del corso di "Psicoanalisi e istituzioni" e direttore scientifico di un Corso di Alta Formazione Post-Laurea.

Vanto numerose pubblicazioni internazionali e nazionali, e la partecipazione a congressi di Psicoanalisi. Mi occupo di ricerca psicoanalitica e in particolare del rapporto tra Psicoanalisi e Complessità. 

Ho lavorato per più di 10 anni come consulente presso l'ospedale San Raffaele Turro, la costola psichiatrica-psicologica dell'Ospedale San Raffaele di Milano (Gruppo Ospedaliero San Donato), nel reparto dei disturbi dell'umore

Il mio primo saggio, "L'intreccio", è stato pubblicato da FrancoAngeli, e descrive i recenti sviluppi del modello della psicoanalisi della relazione. La prefazione è stata scritta dal filosofo e genetista Edoardo Boncinelli, che collabora con il Corriere della Sera, e da Michele Minolli, psicoanalista tra i padri della Psicoanalisi della Relazione in Italia. Il mio saggio è stato adottato dalla scuola di specialità in Psicoanalisi della Relazione (SIPRe). Successivamente ho scritto un secondo volume che tratta l'argomento della complessità in psicoanalisi e fa parte della collana "I quaderni della complessità". Ho anche all'attivo diverse pubblicazioni sulla rivista Ricerca Psicoanalitica.

Il mio modello psicoanalitico è di radice relazionale, una psicoanalisi postfreudiana (nel senso che si supera la centralità del paradigma pulsionale di Freud), che ha come autori di riferimento Mitchell, Fairbain, Sullivan,  Morin, etc... (per sapere di più sulla psicoanalisi clicca qui: cos'è la psicoanalisi? cosa fa uno psicoanalista? differenze psicoanalisi e psicoterapia). Questa corrente psicoanalitica nasce dall'esigenza di conciliare le recenti scoperte scientifiche con un paradigma psicoanalitico che si struttura sulla centralità della relazione. La matrice relazionale, nella teoria e nella tecnica, è dunque uno degli elementi cruciali della psicoanalisi contemporanea.
 
"Fare lo psicoanalista non è mai semplice, quando sembra semplice, vuol dire che c'è qualcosa di sbagliato" (Stephan A. Mitchell).

Uno degli elementi centrali del mio approccio è l'ascolto e la curiosità verso l'altro, anche se non mi sento lontano dalla definizione di "psicoanalisi pratica" di Owen Renik (psicoanalista membro della società psicoanalitica di San Francisco). 
"Psicoanalisi pratica significa mantenere un'apertura mentale in relazione alla teoria, non attribuendo a nulla il valore dell'assioma; e significa conservare un approccio sperimentale nei confronti della tecnica - cercare, cioè, quel particolare metodo di lavoro che con quel particolare paziente consenta di procedere verso obiettivi terapeutici desiderati" (Renik). La formazione e l'attività lavorativa al San Raffaele sono state delle esperienze cruciali per confrontarmi con diversi approcci terapeutici e per completare ed aggiornare la mia formazione psicoanalitica, reinventando e adattando la psicoanalisi a casi più complessi. 

Il mio setting è solitamente il "vis a vis", che significa che si prediligono due sedie o poltrone una di fronte all'altra in modo che l'analista e l'analizzando siano l'uno di fronte all'altro. Il classico lettino viene usato principalmente da psicoanalisti di formazione Freudiana ortodossa. La scelta del "vis a vis" è giustificata da vari aspetti teorici, tra i quali la centralità della relazione e dell'intimità.




(Sigmund Freud nel suo studio psicoanalitico)

"Una conversazione intima con una persona a noi cara per me è uno dei massimi piaceri che la vita regala. Ma perchè una conversazione del genere si possa sviluppare, è necessario un partner che sappia ascoltare e nello stesso tempo confessare. Capace di franchezza, ma non intenzionato a ferire. Imprevedibile ma non minaccioso. E, naturalmente, è necessario il tempo. Che entrambe le parti abbiano abbastanza tempo per scendere in profondità. Ed è indispensabile un luogo. Che permetta a tutto questo di accadere. Insomma, un vero miracolo, che si verifica solo di rado
(E. Nevo, "L'ultima intervista")

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dr. Marcello Florita